mercoledì 12 gennaio 2011

Il lungo viaggio verso la felicità

Il genere umano non ha molte varianti, due sono le suddivisioni: Uomo e Donna. Nonostante questa ristrettissima possibilità di suddividere l'Umanità tutta, il genere umano da sempre ha fatto in modo che le donne fossero sostanzialmente differenti dagli uomini.
Da sempre etichettate fragili, insicure e facilmente manipolabili, le donne nel corso dei secoli, e varcando mari e continenti hanno dovuto subire (e lo fanno ancora) maltrattamenti, umiliazioni e angherie.
Se immaginassimo di realizzare un lungo viaggio spazio-temporale potremmo stupirci di tutto quanto questo sesso abbia dovuto sopportare dall'alba dei tempi. Relegata alla cura della casa, senza potere decisionale, si passava da un padrone all'altro senza possibilità di scelta. Prima il Padre, poi il Marito, o parenti vari. Donne senza potere decisionale, senza alcuna voce in capitolo, senza diritto di voto, senza diritto di parola. Donne che sono state chiamate messaggeri del diavolo, accusate di stregoneria e bruciate al rogo.
Sfruttate, picchiate, stuprate, schiavizzate.
 Da sempre hanno ricoperto ruoli lavorativi di minor rilievo, fin quando la donna con un colpo di coda è riuscita a dimostrare la sua abilità e la sua intelligenza, e finalmente nei paesi moderni è riuscita ad affermare la sua posizione. Ma non tutto il mondo è uguale...ancora nel 2011 le donne sono vittime di violenze e discriminazioni in diverse aree del mondo. Discriminazioni che iniziano dalla nascita...anzi che possono addirttura impedirla o influenzarne la crescita li dove la nascita di una bimba è vista come una disgrazia, e allora si procede ad un baby omicidio. In alcune aree dell'Africa ancora le giovani ragazze subiscono orribili e dolorosissime mutilazioni genitali femminili, il più delle volte effettuate in condizioni igienico-sanitarie inimmaginabili. Donna vista come merce di scambio, ancora oggetto di tratte. Nei paesi poveri la donna è vista come una risorsa economica...viene venduta come schiava, e la maggior parte delle volte si trova immischiata nel traffico della prostituzione. Giovani donne, sensibili e brillanti, costrette a quotidiane violenze, alla vendita del loro corpo, violato, martoriato,vittime di uomini senza scrupoli che attorno a questa attività alimentano un grande ramo economico dei svariati sistemi criminali dei tanti paesi che sono medesimi teatri della stessa tragedia.
Donne vittime di violenze familiari, vittime di mariti, fidanzati, padri violenti.
Il principale motivo della mortalità delle donne sono gli omicidi per mano delle persone di cui maggiormente si sarebbero dovute fidare, che avrebebro dovuto proteggerle.
Alcuni uomini necessitano di affermare la loro forza, il loro dominio sulle "femmine", le perseguitano, le maltrattano, le uccidono.
Con l'istituzione del reato di stalking si è fatto un primo passo verso la tutela della donna, ma il cammino è ancora lungo e la strada irta di difficoltà.
Bisognerebbe inculcare nelle menti maschili che usufruire della prostituzione  legittima i rapimenti, la tratta, la violenza sulle donne. Bisognerebbe educare gli uomini alla parità reale dei sessi, all'utilizzo della parola, ad aborrire la violenza.
Nonostante le terribili violenze che subiscono le donne continuano a marciare lentamente, forti e costanti, fiere e determinate verso un domani che non può continuare a voltare la testa quando si legge l'ennesimo titolo di cronaca.
L'esercito silenzioso delle donne è inesorabilmente in movimento, continuando ad educare con dedizione quegli stessi uomini appartenenti al sesso che tante sofferenze hanno arrecato loro....Forti, e consapevoli di esserlo , inarrestabili proseguono sulla loro strada, strada che condurrà ad una parità reale, alla libertà della donna...in una sola parola...alla tanto meritata felicità.

sabato 1 gennaio 2011

Fino alla prossima Emergenza...

Continuare a definire emergenza una situazione che ormai da più di 15 anni soffoca la città di Napoli è assurdo. Ogni anno puntualmente il paesaggio urbano è modificato da cumuli di spazzatura che invadono le strade della città, le discariche vanno al collasso, ed i cittadini esasperati camminano furiosi imprecando contro la Tarsu.
Puntualmente si urla all'epidemia, e puntualmente si assiste alla rabbia dei cittadini dei siti designati allo smaltimento di tonnellate di rifiuti che puntualmente nessuno vuole. Pianura, Chiaiano, Giugliano, Terzigno....discariche martoriate..cittadini esasperati...ma dove mettere i rifiuti?
Questa situazione assurda è causata da anni ed anni di gestione errata da parte delle provincie e delle regioni, ma ha anche origini radicate in un sistema imprenditoriale ben definito.
La camorra ha visto li dove nessuno avrebbe pensato una risorsa incredibile di ricchezza. Per anni sono stati sversati in Campania tonnellate di rifiuti "accolti" da tutto il settentrione. Il "sistema" ben più competitivo delle altre imprese riusciva ad assicurarsi appalti sullo smaltimento dei rifiuti speciali da parte di Regioni ben allettate dai "primi prezzi" proposti. Prezzi invitanti, che sul bilancio aziendale costituivano un notevole risparmio divenendo già questo motivo di preferenza. Ogni sorta di rifiuto tossico è stato celato nelle terre campane contaminando irrimediabilmente tutto il contaminabile. Ogni sorta di veleno è stato respirato dai campani. Ogni conseguenza si sta scagliando contro questa popolazione.
Campagne, cave, ogni sorta di nascondiglio è stata utilizzata per sversare rifiuti, addirittura cambiando radicalmente il paesaggio ambientale...improvvisamente sono sorte colline li dove non ce n'erano..
Da qualche anno anche i cittadini stanno cominciando a comprendere i meccanismi di questo giro d'affari e ciò principalmente grazie allo scrittore Roberto Saviano che ha denunciato il sistema delle Ecomafie nel suo primo libro Gomorra. La spazzatura come oro, fonte di ricchiezza e affari.
Un meccanismo semplice ed efficace.
Terre, cittadini, animi; tutti avvelenati da queste sostanze tossiche. Un tasso sempre crescente di casi di cancro, animi esasperati dalla mancanza di operato e tutela da parte delle istituzioni locali, le discariche satolle...
Tutto ciò non aiuta nessuno...e la rabbia esplode puntualmente quando il commissario di turno designa una zona per rimettere in ordine la situazione. I cittadini si servono dei media per attirare l'attenzione su tutto il marciume che li circonda perchè consapevoli che una volta terminato lo scalpore momentaneo, una  volta spenti i riflettori si ritroveranno soli, abbandonati da tutti e vittime di quel sistema d'affari dal quale non si ricava nulla, ma solo la promessa di un ricovero quasi certo in ospedale.
Puntualmente la situazione rientra..i riflettori si abbassano...e tutto torna alla normalità...fin quando?Fino alla prossima emergenza...

giovedì 30 dicembre 2010

Lottare per non soccombere

Da cosa nasce la voglia di cambiamento? Da cosa scaturisce la voglia di riscatto?Da cosa la voglia di urlare forte?
Questo istinto di sopravvivenza, questo desiderio di lottare ancora troppo lentamente si affaccia sulle coscienze degli italiani. Deve esser spronato..o meglio deve esser risvegliato.
Da troppo tempo giace sopito nei nostri spiriti, troppo spazio è stato lasciato a ciò che ha rovinato la terra più bella del mondo...
L'Italia, ormai culla di malessere e scontento, deve riappropriarsi della propria identità, deve reagire a tutte le angherie subite, deve risolgere dalle proprie ceneri.
Amministrazioni regionali che hanno creato disastri nelle città, governi che hanno fatto perdere l'identità nazionale, associazioni criminali che mortificano città e persone...tutto ciò deve esser eliminato.
Ma ciò necessita coraggio, forza e desiderio di farlo.
Riprenderci la nostra terra, fare in modo di non vergognarsi di essere Italiani quando si sfoglia un quotidiano estero, ricominciare a credere che la legge sia uguale per tutti, non esser schiacciati da realtà locali che troppo spesso soggiogano alla criminalità.
Aver voglia e forza di urlare che tutto ciò non è per Noi..che non ci piace vivere cosi...che Noi siamo diversi...che ci crediamo che tutto ciò sia possibile e che ancora abbiamo la forza di rimboccarci le maniche e ricominciare a costruire un paese che abbia una sua dignità...un paese che non metta nella condizione di emigrare i suoi figli per cercare fortuna all'estero perchè manca il lavoro, perche c'è il precariato, perchè con lo stipendio che hai non puoi permetterti un appartamento e ti ritrovi a 30 anni ancora a casa dei tuoi..e rischi di sentirti chiamare anche Bamboccione in tv...
Reagire...informarsi....lottare..siamo ancora in tempo per far sentire la Nostra voce..siamo ancora in tempo per non soccombere.